Gemmano, il punto più alto della Valconca

(Gemā, in romagnolo)

    – DOVE SI TROVA?
    Un mare verde, è questo Gemmano: la sua natura è splendida e ricopre le colline grazie al rigoglio e la spontaneità con cui cresce. Per questo non è strano che il territorio comunale sia Riserva Naturale delle Grotte di Onferno. Sono grotte rinomate sia a livello regionale sia a livello nazionale e sono facilmente raggiungibili e visitabili: si rimane sorpresi da questo luogo incantevole e unico, dalla conformazione geologica degli oltre 6000 esemplari di pipistrelli, quasi sei volte più numerosi dei cittadini.
    Si narra che il nome Gemmano derivi da “gemma in mano”. La leggenda racconta di un soldato etrusco che stava portando un anello in dono alla fidanzata, quando fu sorpreso dai romani che lo uccisero.
    Gemmano confina con i comuni di Montescudo-Monte Colombo, Montefiore Conca, San Clemente e con alcuni comuni della regione Marche.

    – LA STORIA
    Le sue origini vanno riportate al periodo successivo alla caduta dell’impero romano, quando, a causa delle devastanti invasioni barbariche, le popolazioni locali furono costrette ad abbandonare le vallate circostanti e a rifugiarsi nelle zone più elevate, dotandole di fortificazioni. Inoltre nelle campagne in località di San Pietro in Cotto, una piana al confine con Montefiore, sono state ritrovate tracce di un popolamento diffuso relativo a un intenso sfruttamento delle risorse agricole, articolato in fattorie e ville urbano-rustiche. Al tardo medioevo sono riconducibili le sue origini castrensi che, nonostante le devastazioni provocate dal secondo conflitto mondiale, ancora sono ben leggibili. Dal 1233 al 1356 Gemmano appartenne al Comune di Rimini per poi passare sotto il dominio malatestiano. Agli inizi del ‘500 giunsero i Veneziani e nel 1518 ritornò sotto il Comune di Rimini. Interessanti, per le loro caratteristiche rurali, altri due castelli che si trovano nelle campagne: Marazzano e Onferno, oggi completamente restaurato nelle sue forme dopo la distruzione operata da Federico da Montefeltro nel 1496.
    Gemmano, essendo posto sulla Linea Gotica, ha pagato pesantemente le conseguenze del passaggio dei Tedeschi e degli Alleati. Per questo è un importante luogo della memoria che troverà opportuna valorizzazione nel “Sistema Territoriale a Rete Linea Gotica” che le istituzioni locali e regionali stanno realizzando per esaltare il patrimonio storico culturale con particolare riferimento alla Seconda Guerra Mondiale. La Battaglia di Gemmano si svolse tra il 4 settembre e il 15 settembre del 1944 e si sviluppò in una serie di quattro attacchi delle truppe britanniche contro le postazioni tedesche. Gemmano venne occupato durante il secondo attacco del 9 settembre, mentre le due azioni successive portarono alla resa delle forze tedesche nella zona. Nonostante la sua brevità, viene ricordata dagli storici come “Cassino dell’Adriatico” per la cruenza degli attacchi. Una rassegna fotografica presente in Municipio ricorda i tragici avvenimenti.

    – DA VEDERE
    Centro storico.
    Il cuore dell’abitato, presenta la chiesa di San Lorenzo ed il municipio racchiusi entro le antiche mura (XI sec.) recentemente restaurate. Poco distante e più tardo è l’oratorio della Beata Vergine delle Grazie, molto caro alla devozione popolare.

    Chiesa di Carbognano.
    Una piccola chiesa rurale posta nell’omonima località divenuta meta di visita per la venerazione di un’immagine della Vergine del XVI sec.

    Piana di San Pietro in Cotto. Si trova nelle vicinanze del fiume Conca ed è un’area che ha restituito importanti evidenze archeologiche riconducibili all’età repubblicana e all’alto Medioevo. È riconoscibile un polo aggregativo con impianto per la lavorazione del metallo e un complesso edificio monumentale dotato di ambienti riscaldati, vasca mosaicata, rivestimenti in marmo di età repubblicana – imperiale. Infine sono stati rinvenuti diversi livelli di frequentazione tardo antichi, altomedievali tra cui l’antico percorso stradale, il cui manto è stato sottoposto a una serie di successivi restauri con laterizi, ciottoli e ghiaia.

    Onferno, Riserva naturale orientata, Centro visite, Museo e Grotte. La Riserva riguarda 273 ettari tutelati per il valore naturalistico dovuto alla presenza di gessi e calanchi, di una ricca vegetazione e una fauna composta di animali selvatici rari. Anche il patrimonio floristico è degno di nota per le oltre 420 specie e sottospecie. All’interno dell’area si trova il Museo con finalità espositive e didattiche per spiegare le grotte e la Riserva dal punto di vista faunistico, geologico e vegetazionale. È collegato al Centro Visita delle grotte, ricavato nell’antica Pieve di Santa Colomba. Le grotte rappresentano un complesso carsico di notevole valore la cui esplorazione scientifica completa risale al 1916. Un fiumiciattolo sotterraneo ha scavato queste rocce gessose dando luogo a cunicoli, stanze, anfratti che si sviluppano nel sottosuolo per circa 750 metri complessivi. Al pubblico sono aperti circa 400 metri di percorso spettacolare. Di grande suggestione la visita con guida e attrezzatura fornita dal Centro Visite.

    Onferno.
    Sopra il promontorio che sovrasta le grotte, c’è il borgo, un tempo vero e proprio castello rurale, oggi recuperato con strutture ricettive.

    Marazzano. Castello rurale di cui sono leggibili tracce di mura e terrapieni.

    – PRODOTTI TIPICI

    Anche a Gemmano a si producono Olio E.V.O., Vino a Denominazione di origine controllata, Formaggi tipici di queste zone (vedi capitoli precedenti).

    Una particolarità di Gemmano è che è famoso per i dolci tipici romagnoli. Uno di questi è il Brustrengo, in dialetto romagnolo “bustrengh”, dolce povero e semplice che ha le sue origini nel medioevo.
    Il bustrengo è il dolce tipico dell’entroterra romagnolo, il cui ingrediente principale è il pangrattato. Nasce da recupero del pane avanzato che veniva poi macerato nel latte, quindi dolcificato e arricchito a piacere con quello che le Arzdore avevano a disposizione in casa. Solitamente si aggiungevano mele, pinoli, mandorle, noci, farina di castagne, uva passa e cacao. Gli ingredienti per la preparazione del bustrengo: 100 gr di pane grattato, 120 gr di farina bianca per dolci, 100 gr di farina gialla, 200 ml di miele o 200 gr di zucchero, 3 uova, 500 ml di latte, 100 gr di uvetta, 100 gr di fichi secchi, buccia di un limone, buccia di un’arancia, 500 gr di mele, 100 ml di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaino piccolo di sale.
    La preparazione: impastare insieme farina gialla, farina bianca, il pane grattato, il latte, le uova sbattute con aggiunta di olio e sale. Il composto deve risultare omogeneo. A questo punto, aggiungere le mele sbucciate e tagliate a pezzetti molto piccoli. Amalgamare l’uva passa, i fichi secchi fatti a pezzetti. Infine la scorza grattata di limone e arancia.
    Ungere una teglia o ricoprirla con la carta da forno, versare l’impasto.
    Cuocere per 1 ora in forno a 170° C. Lasciare raffreddare e servire a fette.

    – EVENTI
    Gemmano & Sapori (4° domenica del mese da Aprile a Ottobre).
    Da mattino a sera ha luogo la mostra mercato di prodotti agroalimentari con degustazione di prodotti locali. Ogni evento è accompagnato da musica dal vivo, mostre, premi, rassegne.

    Sagra della Pappardella al Cinghiale (Metà Agosto). Tipica sagra gastronomica con corposi piatti locali tra cui primeggia la pasta fatta a mano, come le pappardelle appunto – tagliatella fresca più larga della classica – condita con il sugo di cinghiale che si trova nelle vallate sotto il paese. Migliaia i visitatori di questa festa dove le “azdore” romagnole preparano oltre 7 mila uova di pappardelle, il tutto accompagnato da musica e intrattenimenti.

    Il Party Rock Gemmano. Festa rock organizzata dai ragazzi del paese: una competizione tra 4 rock band che vengono giudicate dallo stesso pubblico. Stand gastronomici.

    Festa della Fava e del Formaggio (1° Maggio). Dedicata al patrono San Vincenzo. La manifestazione ha inizio con la messa presso il Santuario della Madonna di Carbognano e prosegue nel pomeriggio con tradizionali stand gastronomici con piatti della tradizione romagnola. In sottofondo musiche tipiche.

    – COME ARRIVARCI

    Gemmano dista circa 17 km da Misano Adriatico, mezz’ora di auto. Gemmano è un’oasi di silenzio e di luce attraverso cui si godono orizzonti infiniti; una località da non trascurare soprattutto per coloro che amano le ambientazioni bucoliche.

    Un consiglio? Se ami la flora e la fauna, in tutte le loro mille sfaccettature, non puoi non visitare Gemmano… ti saprà sorprendere.

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